Scopriamo adesso il giochino nascosto dietro al sistema bancario e l'atteggiamento parassitario della piccola grande finanza.
Quest'ultima, dopo avere:
1) utilizzato le banche come strumento per alterare le economie reali (vedi lo svuotamento ed il collasso di imprese tecnicamente floride, tramite infusioni di "sangue marcio", un sistema che ricorda quello del miscelamento dei rifiuti tossici al materiale per edilizia, sano), una volta distrutte queste,
2) si attacca direttamente alla mammella delle banche stesse (il caso MPS e' esemplare).
Il problema e': distrutte anche quelle, cosa resta da mangiare per il parassita?
3) Risposta semplice : i risparmi ed i beni della gente! Ed e' quello che sta accadendo. Investite gente, investite...
Cosa c'entra in tutto questo la politica? Non tanto per il fatto di piazzare cani da guardia all'interno dei consigli di amministrazione, mansueti esecutori dei poteri delle lobbies, quanto perche' "infila" pesci muti laddove negli organi esterni di controllo, proprio laddove - invece - il controllo dovrebbe e potrebbe essere indipendente e forte: negli organi di vigilanza.
Leggete tra le riche questo articolo del corriere della sera, e troverete i passaggi 2-3, che si evidenziano con i numeri:
Segue contributo estratto da: corriere della sera
2. "SISTEMA SOLIDO - Primo punto dell'intervento di Grilli è la rassicurazione sulla tenuta e la solidità del sistema bancario «uno dei punti forza riconosciuti dell'Italia. Le nostre banche hanno mostrato capacità uniche. Non sono necessari salvataggi. Non bisogna insinuare dubbi sulla solidità del sistema, non risponde a realtà. Neppure le vicende Mps modificano il quadro». E aggiunge: «Banca Monte dei Paschi di Siena ha una situazione patrimoniale complessiva solida e le tensioni che l'hanno riguardata non producono effetti sul sistema bancario nel suo complesso». Per il ministro «è indispensabile non insinuare dubbi sulla solidità del nostro sistema», perché, dice Grilli, «nonostante la gravissima crisi del 2008 e a differenza di Paesi a noi comparabili, in Italia le banche hanno mostrato una tenuta e una solidità unica, non richiedendo salvataggi pubblici come accaduto in altri paesi anche per decine di punti di pil»
CONTROLLI - Il caso Montepaschi, tuttavia, richiede proprio interventi di finanziamento. Grilli invita prima a distinguere le responsabilità individuali da quelle dell'istituto, riferimento ovvio a quanto le inchieste accerteranno a proprosito dei vertici di Mps negli anni passati. Ma va spiegato anche nelle sue origini, soprattutto per quanto riguarda la sorveglianza che non ha impedito una gestione rivelatasi rovinosa. «Le azioni di vigilanza nei confronti del Monte dei Paschi e della sua Fondazione - afferma Grilli - sono state continue e attente, con un'appropriata azione ispettiva da parte della Banca d'Italia iniziata nel 2010, con Draghi e proseguita nel 2011, nel 2012 e nel 2013 con l'attuale presidente Visco». [Nota del blogger: i casi sono due. Se sono stati attenti i vigilanti, o sono in male fede o sono incapaci. ]
3. MONTI BOND - La situazione odierna, figlia dell'acquisizione di Antonveneta, tuttavia non era emersa e ora il governo affida il sostegno della banca ai cosiddetti Monti bond. Un sostegno, questo, che in campagna elettorale trova non poche critiche. Ma Grilli precisa che «l'intervento dello Stato non si configura come un salvataggio di una banca insolvente ma come un rafforzamento del capitale, operazione fatta a favore dei risparmiatori della banca». La sottoscrizione di nuovi titoli «assoggetterà Mps a importanti e penetranti vincoli in termini di governance e operatività». Tra questi «limiti alle strategie commerciali e acquisizione partecipazioni. Divieto dividendi, vincoli a remunerazioni»."
Prepariamoci.
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