Bonaccorsi assessore, scoppia la polemica
Passaggio formale in consiglio per l'assegnazione delle
deleghe al traffico all'ex-presidente Ataf. Grassi e De Zordo: “La legge
non lo consente”

Firenze -
Sotto i riflettori, l'assegnazione delle deleghe della mobilità
e del traffico formalizzata oggi in consiglio comunale dal sindaco
Matteo Renzi in capo all'ex- presidente di Ataf,, il fedelissimo Filippo
Bonaccorsi. Attaccano i consiglieri comunali Tommaso Grassi
(Sel) e Ornella De Zordo (Perunaltracittà): “Con grande meraviglia
abbiamo appreso che il sindaco Renzi ha assegnato le deleghe della
mobilità e del traffico a Filippo Bonaccorsi, già Presidente,
Consigliere delegato e Direttore generale di ATAF Spa – spiegano i
consiglieri in una nota - questo malgrado la Legge vigente non lo
consenta. Si tratta del Decreto Legislativo 39/2013 in materia di
inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche
amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, emanata
dal Governo Monti per rafforzare le norme anti-corruzione”.
Insomma, la questione secondo i due esponenti politici non è
neppure di lana caprina, anzi, è molto chiara: secondo la legge,
Filippo Bonaccorsi, che fino ad agosto 2012 ha ricoperto il ruolo di
Presidente dell’Ataf, partecipata dal Comune di Firenze all’80%,
e successivamente, fino al 12 luglio scorso, la carica di Consigliere
delegato e Direttore generale, non può essere eletto assessore comunale.
Nulla quaestio, secondo Grassi e De Zordo, che accompagnano la nota con
3 delibere di pugno del Civit, ovvero Comitato Indipendente per la
Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni
Pubbliche. Ebbene, come scrivono i due consiglieri, le delibere
dovrebbero togliere di mezzo ogni dubbio che potrebbe riguardare
l'eventuale “interpretazione” del dettato legislativo: “Se qualcuno
dovesse affermare che la Legge va interpretata, può chiarirsi le idee
leggendo le tre delibere del Civit , rispettivamente la 46, 47 e 48 del
2013, che inequivocabilmente sanciscono che la nuova disciplina è di
immediata applicazione, e non è in questione né la retroattività della
Legge né il differimento dell’entrata in vigore delle norme sulla
incompatibilità. A conferma di questo ‘si deve rilevare come nella Legge
delega sia prevista l’applicabilità delle disposizioni in tema di
incompatibilità anche ad incarichi preesistenti”.
E dunque? Dunque, annunciano i due consiglieri, posto l'augurio
che il sindaco, se pur informato “tardivamente della questione, torni
sui propri passi e provveda a nominare un altro Assessore che non sia
incompatibile con la carica, perché la Legge è uguale per tutti”,
purtuttavia “sentiamo il dovere di rivolgerci alle Autorità competenti
per segnalare e denunciare politicamente la libera applicazione delle
norme che anche nel Comune di Firenze devono essere rispettate. Ci
rivolgeremo quindi allo stesso Comitato Indipendente per la
Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni
Pubbliche, che può avviare le procedure per l’annullamento della nomina,
al Ministero dell’Interno che ovviamente è predisposto al controllo
della Legge da parte degli Enti Locali, al Prefetto che è l’autorità
competente per lo Stato sul territorio, e infine alla Corte dei Conti e
alla Procura della Repubblica preventivamente per eventuali atti che
dovessero esser firmati da un Assessore non legittimamente nominato”.
http://www.stamptoscana.it/articolo/politica/bonaccorsi-assessore-nomina-illegittima-per-grassi-e-de-zordo