martedì 5 febbraio 2013

Sottopolitica: Concorsi europei, adattati al sistema italiano



Ebbene si', vi ricordate di come tanto ma tanto tempo fa in Italia (ora non accade piu', per carita' :-) venissero emessi dei bandi di concorso tanto strani e dettagliati che solo un determinato candidato poteva soddisfarli?
Non a caso si chiamano (ops... si chiamavano): bandi su misura. O quel candidato, o nessuno...

Ebbene, sappiate che in Europa molte organizzazioni ed enti pubblicano regolarmente bandi aperti a tutti i cittadini europei.
I funzionari europei hanno pero' commesso un'ingenuita' (?). Quella di permettere alle diverse autorita' nazionali competenti per materia di "trasporre" il bando per gli italiani.


Europol, l'organizzazione di polizia europea creata per l'analisi della criminalita' transnazionale, ogni tanto emette dei "bandi" in cui cerca -dalle varie forze civili e militari europee- degli specialisti in determinate materie/aree.
Ecco che in Italia (o meglio, presso le diverse forze dell'ordine italiane) si riuniscono dei comitati di esperti per "trasporre" il bando in italiano. Per gli italiani. Si badi bene che, per partecipare al concorso europeo, e' necessario che la propria domanda passi attraverso gli uffici italiani di tali esperti.

Ecco il risultato: l'Europol cercava uno specialista nell'area del crimine organizzato.
Le competenze richieste erano la conoscenza della materia.


In Italia, questa conoscenza diventa relativa, superflua. L'importante e' che il candidato sia :
- un ispettore
- con almeno sette anni di anzianita' nel ruolo
- con un giudizio non inferiore a ottimo nei due precedenti anni.

Insomma: o mandano un ispettore (uno a caso? siamo proprio sicuri?)  con sette anni di lavoro (perche' sette, poi?)... oppure nessuno, fosse anche il migliore specialista europeo del settore.
No, non lo mandano alla selezione del personale (che verra' poi operata da Europol).

 Ecco qua il capolavoro:
http://www.coisp.it/concorsi13/Europol%20-%20assunzione%20personale_.pdf


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