... con indennita' vergognosamente alte, ecco i 35 parentopoli che non saranno capaci di elaborare la riforma della costituzione.

Michele Ainis - Università Roma 3
Augusto Barbera - Università di Bologna
Beniamino Caravita di Toritto - Università la Sapienza Roma
Lorenza Carlassare - Università di Padova
Elisabetta Catelani - Università di Pisa
Stefano Ceccanti - Università Roma 3
Ginevra Cerrina Feroni - Università di Firenze
Enzo Cheli - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Mario Chiti - Università di Firenze
Pietro Ciarlo - Università di Cagliari
Francesco Clementi - Università di Perugia
Francesco D'Onofrio - Università La Sapienza Roma
Giuseppe de Vergottini - Università di Bologna
Giuseppe Di Federico - Università di Bologna
Mario Dogliani - Università di Torino
Giandomenico Falcon - Università di Trento
Franco Frattini - Presidente Società Italiana per
l'Organizzazione Internazionale
Maria Cristina Grisolia - Università di Firenze
Massimo Luciani - Università La Sapienza Roma
Stefano Mannoni - Università di Firenze
Cesare Mirabelli - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Anna Moscarini - Università della Tuscia
Ida Nicotra - Università di Catania
Marco Olivetti - Università di Foggia
Valerio Onida - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Angelo Panebianco - Università di Bologna
Giovanni Pitruzzella - Università di Palermo
Anna Maria Poggi - Università di Torino
Carmela Salazar -Università di Reggio Calabria
Guido Tabellini - Università Bocconi di Milano
Nadia Urbinati - Columbia University
Luciano Vandelli - Università di Bologna
Luciano Violante - Università di Camerino
Lorenza Violini - Università di Milano
Nicolò Zanon - Università di Milano.
Governo, Letta ha scelto i 35 componenti
Il premier comunica i nomi: da Ainis a Frattini, da Onida
Enrico Letta
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha scelto i trentacinque componenti della commissione per le riforme costituzionali.
Nel relativo decreto, informa una nota di Palazzo Chigi, sarà
contestualmente nominato un comitato per la redazione del rapporto
finale. I componenti della commissione saranno ricevuti giovedì
pomeriggio al Quirinale.
COMMISSIONE TRASVERSALE - Una commissione trasversale, a quanto
si apprende leggendo i nomi: da Michele Ainis a Franco Frattini, da
Valerio Onida a Angelo Panebianco fino a Luciano Violante, i "saggi"
dovranno elaborare il piano di riforme del nostro impianto
costituzionale.
RIFORME - Il primo organo a entrare in campo nella nuova partita per le riforme, è dunque la commissione di teorici e pratici del diritto incaricata di fornire le sue indicazioni nel merito delle modifiche da apportare alla Costituzione. Gli esperti, che saranno ricevuti giovedì al Quirinale, lavoreranno nel tempo necessario al Parlamento per approvare il ddl costituzionale che definirà l'iter delle riforme. Fino a quando, insomma, saranno le Camere a entrare nel merito. Probabilmente dopo l'estate. Intanto, i tecnici limano il testo del ddl costituzionale che disegnerà il percorso delle riforme. I contenuti saranno quelli indicati nella mozione di maggioranza approvata in Parlamento. A partire quindi dal «Comitato dei 40» (20 deputati, 20 senatori), che elaborerà i testi.
VERSO IL REFERENDUM - Il Comitato avrà in ogni caso solo poteri referenti: i testi saranno insomma emendabili in Aula. Ma per evitare che le leggi restino impantanate nel dibattito parlamentare, è probabile che nel ddl del governo sia indicato uno scansionamento preciso e serrato dei lavori, che garantisca di raggiungere il traguardo entro 18 mesi. Di sicuro, ci sarà la possibilità di svolgere in ogni caso un referendum confermativo al termine del percorso. Non si entrerà nel merito delle riforme, se non per indicare - ipotizzano fonti parlamentari - i confini dell'intervento: l'esame di progetti di legge di revisione della seconda parte della Costituzione, nonchè di una legge elettorale che sia coerente con il nuovo assetto istituzionale. Un riferimento, secondo qualche deputato, potrebbe essere fatto però anche alla necessità di garantire un bilanciamento dei poteri ove si mettesse mano alla forma di Stato e di governo.

Michele Ainis - Università Roma 3
Augusto Barbera - Università di Bologna
Beniamino Caravita di Toritto - Università la Sapienza Roma
Lorenza Carlassare - Università di Padova
Elisabetta Catelani - Università di Pisa
Stefano Ceccanti - Università Roma 3
Ginevra Cerrina Feroni - Università di Firenze
Enzo Cheli - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Mario Chiti - Università di Firenze
Pietro Ciarlo - Università di Cagliari
Francesco Clementi - Università di Perugia
Francesco D'Onofrio - Università La Sapienza Roma
Giuseppe de Vergottini - Università di Bologna
Giuseppe Di Federico - Università di Bologna
Mario Dogliani - Università di Torino
Giandomenico Falcon - Università di Trento
Franco Frattini - Presidente Società Italiana per
l'Organizzazione Internazionale
Maria Cristina Grisolia - Università di Firenze
Massimo Luciani - Università La Sapienza Roma
Stefano Mannoni - Università di Firenze
Cesare Mirabelli - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Anna Moscarini - Università della Tuscia
Ida Nicotra - Università di Catania
Marco Olivetti - Università di Foggia
Valerio Onida - Presidente Emerito Corte Costituzionale
Angelo Panebianco - Università di Bologna
Giovanni Pitruzzella - Università di Palermo
Anna Maria Poggi - Università di Torino
Carmela Salazar -Università di Reggio Calabria
Guido Tabellini - Università Bocconi di Milano
Nadia Urbinati - Columbia University
Luciano Vandelli - Università di Bologna
Luciano Violante - Università di Camerino
Lorenza Violini - Università di Milano
Nicolò Zanon - Università di Milano.
verranno ricevuti giovedi' al quirinale
Governo, Letta ha scelto i 35 componenti
della commissione per le riforme costituzionali
Il premier comunica i nomi: da Ainis a Frattini, da Onida
a Panebianco, fino a Violante, un gruppo trasversale

RIFORME - Il primo organo a entrare in campo nella nuova partita per le riforme, è dunque la commissione di teorici e pratici del diritto incaricata di fornire le sue indicazioni nel merito delle modifiche da apportare alla Costituzione. Gli esperti, che saranno ricevuti giovedì al Quirinale, lavoreranno nel tempo necessario al Parlamento per approvare il ddl costituzionale che definirà l'iter delle riforme. Fino a quando, insomma, saranno le Camere a entrare nel merito. Probabilmente dopo l'estate. Intanto, i tecnici limano il testo del ddl costituzionale che disegnerà il percorso delle riforme. I contenuti saranno quelli indicati nella mozione di maggioranza approvata in Parlamento. A partire quindi dal «Comitato dei 40» (20 deputati, 20 senatori), che elaborerà i testi.
VERSO IL REFERENDUM - Il Comitato avrà in ogni caso solo poteri referenti: i testi saranno insomma emendabili in Aula. Ma per evitare che le leggi restino impantanate nel dibattito parlamentare, è probabile che nel ddl del governo sia indicato uno scansionamento preciso e serrato dei lavori, che garantisca di raggiungere il traguardo entro 18 mesi. Di sicuro, ci sarà la possibilità di svolgere in ogni caso un referendum confermativo al termine del percorso. Non si entrerà nel merito delle riforme, se non per indicare - ipotizzano fonti parlamentari - i confini dell'intervento: l'esame di progetti di legge di revisione della seconda parte della Costituzione, nonchè di una legge elettorale che sia coerente con il nuovo assetto istituzionale. Un riferimento, secondo qualche deputato, potrebbe essere fatto però anche alla necessità di garantire un bilanciamento dei poteri ove si mettesse mano alla forma di Stato e di governo.
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