In Svizzera, basta con i premi ai manager (pubblici) incapaci. E... udite udite, a seguito del referendum, il legislatore elvetico MODIFICHERA' la norma.
In Italia, ancora maxi premi a manager pubblici inetti ed arroganti, amici (in senso mafioso) e parenti dei politici...
Corsera
schiacciante vittoria dei favorevoli alla proposta di legge
La Svizzera approva il referendum:
sì al tetto per i super-stipendi dei manager
Nuove regole per i vertici di aziende e banche
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Il sì pronunciato ai quattro angoli del Paese apre una breccia in un dibattito che ormai attraversa tutto il Vecchio Continente: anche la Ue, in questi giorni ha proposto misure in grado di raffreddare i bonus per i top manager privati, sul modello di quanto approvato oggi in Svizzera. Ma per l’Unione le procedure sono molto farraginose e soprattutto l’idea sta incontrando la forte opposizione del premier inglese David Cameron (Londra non a casa è la principale piazza finanziaria d’Europa). Il successo di Minder, fino a poco tempo fa anonimo parlamentare eletto a Sciaffusa, ha dell’incredibile: la sua proposta di legge si è affermata nonostante la contrarietà di tutti i principali partiti elvetici, della Confindustria locale e dell’establishment bancario.
L'ondata di avversione popolare contro i “gatti grassi” – e che ora rende facile accostare Minder a Beppe Grillo – non spunta tuttavia dal nulla. Il parlamentare di Sciaffusa aveva cominciato a raccogliere le firme necessarie alla consultazione in completa solitudine politica dopo che era scoppiato lo scandalo della Swissair; la compagnia di bandiera elvetica era infatti fallita nel 2001 ma al suo amministratore delegato Mario Croci era stato concesso un bonus di 12 milioni di franchi.
Lo stesso era accaduto nel 2008 ai vertici della Ubs, la principale banca elvetica alle prese con un buco di 2,7 miliardi. Lo Stato era intervenuto in soccorso del colosso finanziario ma 50 milioni di franchi era stati bruciati in premi ai suoi amministratori.
«La volontà popolare va rispettata ma adesso la Svizzera rischia di diventare un territorio meno attrattivo per le multinazionali» ha dichiarato poche ore fa Fulcio Pelli, parlamentare liberale, contrario all’iniziativa Minder. Per la Svizzera, e probabilmente per l’Europa intera, è l’inizio di un nuovo capitolo.
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