LA CORSA DI RENZI - IL ROTTAMATORE SBARCA A ROMA “PER INCONTRI ISTITUZIONALI” E PER “BALLARÒ”. MA NON SARÀ NEL POLLAIO IN STUDIO: FLORIS LO INTERVISTA A PARTE - DOPO LE PAROLE DI BERSANI DA FAZIO (“AVRÀ UN RUOLO”) MATTEO GIOCA LA SUA PARTITA TRA PROPOSTE E RIUNIONI IN VISTA DELLA DIREZIONE DI DOMANI - “PIANO R”: IN CASO DI VOTO ANTICIPATO IL PD ANDRÀ ALLE URNE CON RENZI LEADER - FASSINA ULTIMO GIAPPONESE DI BERSANI: “LA FIGURA PIÙ FORTE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE” (CIAO CORE)…

Matteo Renzi @matteorenzi Verso Roma per incontri istituzionali. Stasera intervista con #Floris a @RaiBallaro
2. RAI3: LUPI, PUPPATO, RENZI E CROCETTA A BALLARO'
(ANSA) - Il Movimento 5 Stelle sbarca a Montecitorio mentre la politica si chiede se e come una legislatura appena nata può andare avanti. Intanto dello spread non parla più nessuno, degli esodati neanche, le tasse sembrano passate di moda. Eppure tutto è ancora lì e a parlarne è Ballarò nella puntata in onda martedì 5 marzo alle 21.05 su Rai3.


3. PD: ANCHE RENZI PROBABILMENTE PARTECIPERA' A DIREZIONE
(ANSA) - Alla direzione del Pd di mercoledì prossimo molto probabilmente ci sarà anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi. E' quanto si apprende a Firenze.
4. RENZI IN CAMPO
Fabio Martini per "La Stampa"
Per ora Matteo Renzi si limita ad ascoltare e motivare i suoi «ragazzi». Domani il sindaco incontrerà i cinquantun parlamentari a lui vicini in una saletta di convegni a Firenze. Nessun piano di guerra, Renzi e i 51 si sono già visti altre due volte, ma la vera novità è un'altra. Il sindaco - dopo aver spalleggiato Bersani in campagna elettorale - ha deciso di rientrare attivamente in campo, stando quotidianamente «dentro» la vicenda politica.



Ma se davvero la situazione dovesse precipitare, che qualcosa di grosso si stia muovendo nel Pd (si sussurra che sarebbe favorevole anche Massimo D'Alema, sempre sensibile alla tenuta del partito) lo conferma proprio Bersani che, davanti ad una domanda su Renzi, risponde con queste parole: «Deciderà lui, che ruolo avrà, quando vorrà, con la direzione del partito. Ma sicuramente un ruolo lo avrà».
Ma lo scenario delle elezioni bis per il momento è ancora lontano. Prima ci sono molti passaggi da espletare. Sul primo - maggioranza Pd-Cinque Stelle - Bersani ieri ha tenuto il punto e una mano in questo senso gliela dà il solito Fassina, che con energia fa fuoco preventivo su Giorgio Napolitano, o meglio su una delle possibili soluzioni che il Capo dello Stato potrebbe proporre in caso di fallimento di Bersani: «Deve stare a Palazzo Chigi chi ha ricevuto il consenso, se non é possibile, si deve tornare a chiedere il consenso agli elettori» e sull'ipotesi che il capo dello Stato sia «costretto» ad indirizzarsi su un governo del Presidente, Fassina è durissimo: «Se qualcuno pensa di riproporre un "governo tecnico", sarebbe un suicidio per la democrazia.

Ma la proposta di un governo del Presidente, il Capo dello Stato potrebbe avanzarla al termine di una lunga sequenza. Nessuno può fare illazioni su come si muoverà da metà marzo, non appena le Camere avranno eletto i loro Presidenti.

Con una formula inedita e improbabile: nelle votazioni nelle quali si configura un passaggio fiduciario, uno dei due partiti uscirebbe dall'aula. Se questa verifica dovesse fallire, il Capo dello Stato potrebbe incaricare il presidente del Senato per un incarico esplorativo con un mandato più ampio.
E soltanto a conclusione di questo tragitto, potrebbe prendere forma il tentativo finale, quello di verificare la fattibilità di un «governo del Presidente», affidato ad una personalità esterna alla politica. Un sondaggio molto preliminare, come anticipato da «La Stampa», è stato fatto presso il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, soluzione ad alta garanzia per i mercati.
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